VALERIO BASILI

Valerio Basili nasce a Rieti il 15/11/1978.

Si laurea in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli studi di Genova, frequenta un corso di disegno industriale a Torino e ottiene un diploma di Grafica pubblicitaria presso Graphic design di Alessandria.

Ha lavorato come grafico e come fotografo professionista, esponendo in diverse collettive a carattere nazionale, rilevante l’esposizione presso l’Alexander Alvarez Gallery Art di Alessandria, spazio espositivo Melchionni nel 2004, mente come fotografo fino al 2012 ha svolto ruoli importanti nel mondo della pubblicità e della moda immortalando modelle per alti brand pubblicitari quali: Roberto Capucci, Borsalino, Ferrari.

 

Ad oggi collabora con alcuni tatuatori per la realizzazione di disegni per tatuaggi e con clienti privati che gli commissionano grafiche per ottenere dei tatuaggi personalizzati e unici.

Nella mostra sarà presente un quadrittico di quattro disegni ad inchiostro su carta raffigurante temi di diversa natura che vanno dai piccoli animaletti impreziositi da oggetti con significati simbolici, a volti di efebi e fate moralmente tentati dal contesto turbato di un mondo corrotto e rievocanti doppi parallelismi nascosti.

 L’impulso iniziale per questi piccoli cammei è stata la collaborazione con alcuni tatuatori e con alcuni clienti privati che avevano bisogno di disegni per i loro tatuaggi su commissione.

L’artista si occupa da sempre di disegno e di arti grafiche;

le opere recenti si concentrano sull’uso di una tecnica stilistica caratterizzata dalla presenza mixata di inchiostri, acquarelli e tecniche miste.

lo scopo è quello di miscelare tradizioni antiche con rievocazioni medio-rinascimentali, si delineano infatti, tangibili citazioni ai maestri dell’arte come ad esempio Sandro Botticelli, e Simone Martini, a stili grafici più contemporanei derivati dall’arte dell’illustrazione e del fumetto in un percorso evocativo che si snoda in un filo conduttore da Alfons Mucha a Milo Manara.

Nella mostra sarà presente un trittico costituito da tre opere irriverentemente inanellate in cornici barocche raffiguranti soggetti presi da epoche passate con ovvie citazioni storiche importanti, ma rivisitati e sfacciatamente svestiti dei propri valori antichi e contestualizzati nell’odierna quotidianità; un po' come se fossero degli ex voto sfacciati e ammiccanti.

Il percorso di Valerio nasce dalla fotografia, lo conosco da anni e mi ricordo ancora la prima volta che vidi i suoi nudi, immagini di giovani donne goffamente investite del ruolo di modelle, ma elegantemente adagiate in bianchi e candidi panneggi, negli scatti non trapelava nessuna malizia, ma una straordinaria capacità tecnica nel sovrapporre vari strati fotografici quasi a voler rendere tridimensionale un bidimensionale, quasi a rendere vive le sue creazioni.

Valerio e le sue immense capacità grafiche, Valerio i suoi pensieri, le sue elucubrazioni psicologiche e i suoi turbamenti, Valerio il Thoulose Lutrecht dei nostri giorni.

E veniamo ai giorni d’oggi e alle opere che troverete nella mostra interamente dedicate alla grafica e al disegno; il tratto ad inchiostro è deciso e ben delineato e finemente sfumato in macchie di colore delicatamente acquarellate. Il Punto di partenza è il mondo del tatuaggio e la scelta meticolosa del soggetto da disegnare per portarselo sempre con sè sulla pelle. Questo tipo di arte è molto antica caratterizzata anch’essa da periodi e da stili differenti; notevole è nelle opere del trittico l’influenza negli sfondi ai tatuaggi giapponesi, che cominciano a essere usati per trasmettere lo status sociale o come simboli spirituali di protezione e per simboleggiare la devozione.

L’artista crea il disegno del soggetto usando una tecnica mista precisa e finemente curata, un po' come un antico miniaturista di altri tempi, come se stesse tatuando per davvero arricchendolo con significati nascosti mischiando oggetti e costumi antichi a figure e a temi sfacciatamente contemporanei.

Ed è proprio osservando questi soggetti così unici e personalizzati, che è nata l’idea odierna di incorniciarli impreziosendoli con cornici antiche di fine ‘800 e del primo ‘900 regalandogli una certa importanza, perché il tatuaggio è una scelta per la vita; è un segno perenne, è un graffio sulla pelle, che ha lo scopo recondito di trasmettere agli altri qualcosa di NOI; qualcosa di quel mondo nascosto che appartiene ai lati bui del nostro carattere e che definisce e delinea noi stessi, così come le opere di Valerio apparentemente semplici, ma infinitamente profonde.

Ed è per questo che i piccoli quadretti si vestono della doppia veste di: opera d’arte da incorniciare su parete e di preziosi tatoo da tatuarsi sulla pelle.

A cura di Stefania Salmoiraghi

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ALBA

Misure: 20 x 20
Tecnica: Mista su carta 2021
Valore: € 600
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NOTTE

Misure: 20 x 20
Tecnica: Mista su carta 2021
Valore: € 600
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LADY QUEEN

Misure: 23 x 20
Tecnica: Inchiostro su carta 2020
Valore: € 600
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HOURGLASS PRINCE

Misure: 20 x 25
Tecnica: Inchiostro su carta 2020
Valore: € 600
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Misure: 22 x 22
Tecnica: Inchiostro su carta 2020
Valore: € 800
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Misure: 21 x 22
Tecnica: Mista su carta 2020
Valore: € 650
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Misure: 35 x 25
Tecnica: Mista su carta 2021
Valore: € 950
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Basili Valerio

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